
La magnifica intervista dell’artista e Blogger svizzera Sophie Luce Argentea, con la quale ho avuto l’onore di fare una piacevole chiacchierata.
Buona lettura!
Oggi a #FlashAsk è ospite Letizia Turrà. Donna dalle mille sfumature, non facile da sintetizzare in poche righe. Dolce, sincera, talvolta schietta. Il suo sguardo pare una piuma delicata pronta ad accarezzarti, ma la sua scrittura è decisa, irremovibile. Ammalia i più guardinghi, e spegne il gelo del quotidiano. Non necessita di filtri e camuffamenti, perché nelle parole ci mette il suo vissuto, il suo passato, e forse ciò che di norma nessuno osa raccontare.
Letizia nasce a Catanzaro, dove vivrà per i primi 15 anni della sua vita. Padre musicista, madre amante della scrittura e un nucleo familiare intriso d’arte, da cui certamente ha ereditato. Nel 1997 decide di trasferirsi a Milano, per intraprendere la carriera di cantante. Vanta numerose collaborazioni musicali, tra cui personaggi noti come: Angela Baggi e Morris Albert, Gigi Cifarelli e Ornella Vanoni. Nel 2000,concorre al Festival di Sanremo, superando il primo giro di selezione e nello stesso anno debutta come corista sul palco di Festival Bar per i Gemelli Diversi.
Dopo 9 anni, mette in stand by la carriera musicale per dare sfogo alla sua natura intellettuale. Inizia così a sfornare una serie di libri ricchi di sentimento, diventando autrice di numerosi romanzi, tra cui i più conosciuti: ” Il labirinto di orchidee ( 2015 )” , ” Il posto più bello del mondo è da nessuna parte (2016) “, ” Il mio cielo è grigio porpora (2017) ” e ” Lacrime di Legno (2018) “.
Letizia Turrà è una persona fisica, passionale, si divide in quattro fra i tanti impegni lavorativi e la cura per le sue passioni. Ama il contatto con gli altri ed é spesso alla ricerca di gesti carnali che possano regalarle sensazioni positive. Sentimentale, erotica, con un sex appeal che difficilmente si incontra. È l’emblema della maternità e dell’accoglienza, della nostalgia e del pianto. Con lei ti senti a casa anche a chilometri di distanza, anche quando fuori piove e la luce cala. Non ama erigere muri né assecondare pregiudizi, ma di certo non apre porte a chiunque. Cede il suo cuore solo a chi non scorda mai di avere rispetto e umiltà.
Per lei, profumi e suoni hanno significati ben precisi, tanto da provare a immortalarli attraverso la fotografia. Non le sfugge nulla né si fa tentare dalla superficialità del mondo, perché lei il mondo, se lo è costruita da sola, con sudori e sacrifici, pensieri contrastanti e tumulti interiori.
Letizia Turrà è discreta, non supera mai i limiti. Sa rimanere al suo posto, qualora fosse necessario. È concreta, sensibile ma soprattutto umana. Una figura femminile davvero poliedrica, che ha saputo catturare la mia attenzione con la sua intelligenza priva di costruzioni e artifizi. Lei conosce bene il volto del dolore, lo ha tastato sulla sua pelle riesumandone la identità. Lo sente addosso, vivido, come fosse materico, specialmente quando parla di sua madre, scomparsa un po’ di anni fa. Una presenza palpabile che la affianca, anche adesso che non c’è più. Fu proprio sua madre a insegnarle l’importanza della nudità, il contatto con il proprio corpo, in maniera sana senza pudori.
Ecco perché oggi Letizia, si racconterà diversamente, in una variante più viscerale e completa. Darà voce ad una personalità per suo volere inespressa, ma a mio parere meritevole di essere letta e apprezzata.
( Ringrazio Leti per avermi concesso questa straordinaria opportunità.)
DOMANDE:
1 – Denudarsi con gli altri ha sempre un prezzo sia nel bene che nel male. Quali cambiamenti interiori hai subito dopo aver scoperchiato le parti più intime di te stessa?
“Esporsi, o come tu saggiamente hai detto scoperchiare certi lati intimi di noi richiede estremo coraggio, per due ragioni: vi sono persone che osteggiano coloro che hanno un bel rapporto con le proprie sensazioni e l’eventuale esposizione della propria intimità a volte più per l’incapacità che loro stessi possiedono di tirare fuori certe sensazioni recondite, e l’altra ragione, è che le persone amano molto giudicare dall’alto il percorso altrui. Questo li spinge a commettere spesso l’errore di pensare di sapere molto della vita di un altro, e si sentono per questo più inclini al giudizio, possa quest’ultimo essere positivo o negativo (e quindi in quel caso, deleterio). Ho subito molti cambiamenti dentro di me da quando ho scelto, senza inibizioni, di essere sincera nei miei scritti; il primo fra tutti è stato la riscoperta della mia personalità forte e la stima di me che avevo accantonato per un lungo periodo.”
2 – Quanto vale la fisicità? Baratteresti mai un abbraccio con le lodi?
“L’apparenza e la felicità non sempre vanno di pari passo. Si può essere apparentemente felici, o felicemente appariscenti, ma non possedere entrambe le peculiarità. Direi che il fatto di avere un bell’aspetto si è rivelato nella maggior parte dei casi un elemento invalidante per me, anziché spianarmi la strada. Ho costruito così un’individualità forte, composta da molti abbracci delle persone che ho fortemente voluto nella mia vita quotidiana, e di lodi, che hanno lasciato il tempo che trovano. Credo che a ogni donna piaccia essere lodata anche per la sua bellezza, ma quando il contenitore delle effimere lodi è colmo, ciò che ti manca davvero è un abbraccio sincero. Più volte ho sorriso e gioito egoicamente per i complimenti ricevuti, ma poi tornavo a quelli sinceri, diretti, spesso agli antipodi di quella facciata fatta solo di miele.”
3 – Nei tuoi articoli parli spesso di tua madre. La sua perdita ha forse scatenato scompensi emotivi?
“La perdita di mia madre non è stata solo devastante per me, ma ha cambiato totalmente lo scenario della mia esistenza.
Avevo un rapporto carnale con mia madre, forte e saldo, oserei dire quasi “matrimoniale”. Ho sempre visto il suo corpo nudo e non ho mai avuto problemi a riconoscere in quella nudità la mia bellezza anche. Ho riscoperto così una parte di me sana dal punto di vista sessuale, come un’energia catalizzante che ha rivoluzionato il mio modo di vedere il mio corpo e la mia mente. La scoperta della mia sessualità, avvenuta all’età di 5 anni, mi ha resa potente. Quando scrivo, racconto spesso a chi mi ascolta che non sono mai da sola: mia madre è con me, scrive insieme a me (lei possedeva un’eccellente penna), respira e guida anche in autostrada, insieme a me. La sua scomparsa tragica all’età di 28 anni è stata determinante per tutti i traumi che hanno composto il mio percorso. Per anni ho vissuto come una malattia quella mancanza arrivando ad ammalarmi fisicamente, fino al momento in cui ho compreso che lei non mi avrebbe mai abbandonata, e che era giusto quindi, lasciarla andare. Avviene qualcosa di magico quando lasciamo andare ciò che ci ha procurato del male.
Ciò che sembrava distruggerci, lentamente, si distrugge da solo. L’ho scritto, e lo penso. Non potrò mai cambiare ciò che è stato, nessuno potrà ridarmi mia madre indietro. Posso solo lavorare sul presente, e continuare a scrivere per proseguire sulla strada che lei ha dovuto interrompere.”
4 – Avere un buon rapporto con il proprio corpo é fondamentale nella vita sessuale. Piacersi, fa si che anche un ipotetico amante e compagno venga attratto dalle nostre sinuosità. Ti sei sempre piaciuta, oppure é la scoperta della nudità ad averti liberata da eventuali complessi?
“Vorrei poterti dire che mi sono sempre amata. In realtà ho attraversato un periodo buio proprio dopo la morte di mia madre avvenuta quando avevo dieci anni, e questo ha leso non poco la mia autostima. Il mio corpo era diventato qualcosa da cui dovermi riparare, qualcosa a cui volere male e qualcosa a cui arrecare danno. Mi sono fatta del male seguendo un’alimentazione sbagliata (sono passata brevemente dalla bulimia all’anoressia), mangiando compulsivamente più per il bisogno di essere riconosciuta come individuo, che per la fame. Secondo me ci vuole parecchio tempo e un intenso cammino per arrivare ad amarsi davvero, totalmente, ed essere pienamente coscienti della propria individualità che non permetta né agli eventi, né alle persone esterne di distruggere ciò che hai costruito. Dopo quel periodo sono arrivati i venti anni dove ero bellissima e desiderata da molti uomini. Poi è arrivato il bellissimo dono della maternità a ventisette che ha tramutato il mio corpo in qualcosa di ancor più differente. Le mie forme sono cambiate, sono arrivati dei chili che non ho più perso, unitamente alla felicità per le mie creature. Oggigiorno posso dire che mi piaccio molto, ho raggiunto un accordo con me stessa e ho sviluppato una tale resilienza che mi rende affascinante, soprattutto ai miei occhi. Mi faccio bella per me al mattino, questo è ciò che maggiormente conta. Il mio rapporto vigoroso con la sessualità mi permette di vivere bene anche la sinuosità del mio corpo, mantenendo viva la mia forte passionalità all’interno del matrimonio.”
5 – Amore e carnalità, cosa viene prima?
“Se devo essere sincera, non saprei rispondere in questo momento della mia vita a questa domanda. Forse perché sono amante degli equilibri, seppure utopistici dal punto di vista della loro messa in opera. Per come la vedo io, una non prescinde l’altra. La carnalità è fondamentale, quasi quanto l’amore. Vanno di pari passo. In parole povere, provare un desiderio carnale implica una complicità all’interno del rapporto dettata da più fattori, primo fra tutti la stima che provi per la persona che hai scelto. Se viene a mancare quella, anche il perno dell’intimità e dell’amore può crollare o far crollare il sentimento forte che sentivi. Le delusioni sono armi cocenti da questo punto di vista. Se un uomo ti delude, sarà difficile che continui a provare amore per lui, a meno che non si parli di autolesionismo e ossessione e questo, francamente, non è il mio caso! Non mi è mai piaciuto vivere sentimenti nei quali ero la sola a donare. Essere contraccambiati credo sia una spinta emotiva non indifferente, e lo dico considerando che nelle storie che scrivo spesso i miei personaggi vivono amore inconcludenti, impossibili o incompiuti (ma quelli sono romanzi, nella vita REALE ho sempre saputo cosa volevo).”
Grazie Sophie per questa intervista !
Per chi volesse addentrarsi nella sua dimensione e conoscerla meglio ecco qui i Link:
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Collaborazioni canore su Youtube:
Letizia turrà e Stefano Bersola, Aladdin:
➡➡https://youtu.be/wZqcfqJZUJ4
Letizia Turrà per LaTvdeiBambini, Parà Papà:
➡➡https://youtu.be/aMrZR-zHh94
Letizia turrà, Mad World:
➡➡https://youtu.be/_c4rpd3u520
Grazie a tutti e alla prossima!!
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