
Sono una di quelle cresciute con le audiocassette, l’anoressia, il bullismo, le carezze brevi ma incisive di mia madre e dei miei nonni, gli insulti di chi non mi comprendeva.
Sono una di quelle che ha inciso sui vinili, frequentato le discoteche, vissuto gli anni belli e bui di una città senza tempo.
Sono quella dalle confidenze notturne mai rivelate a nessuno, quella dalle foto in bianco e nero, quella ancorata al passato ma fiduciosa nel domani.
Sono una di quelle vendicative se occorre, materna sempre, ingenua con chi lo merita.
Sono me stessa sempre, e mi voglio bene con tutti i miei difetti, le mie ferite, le sconfitte, le vittorie di chi sa che ogni giorno vivere è una fortuna, un privilegio.
Sono una di quelle che non dimenticano il bene ricevuto, e ci pensano bene prima di restituire il male, perché il male non serve, non fa crescere.
Ed io voglio crescere consapevole e fiera, ogni giorno di più; voglio essere quella persona che in futuro incontrerò, che potrebbe essere di ispirazione per me e alla quale affiderò la mia mano sapendo di stare facendo la cosa giusta.
PH: Alessandro Accordini (sito https://www.lensculture.com/alessandro-accordini-1982?fbclid=IwAR0fmxTk_FevU-gxOdlJj-IzGasPYphtndX2TshZpjYmnKP0d5f_Wgwm-lQ)
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