STATE ATTENTI ALLA FORZA DI UNA DONNA, PERCHÉ È MICIDIALE!

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Ho visto donne senza respiro, tradite nella fiducia, abusate, picchiate.

Ho visto donne che non avevano la forza né la capacità, né il sostegno da parte dei famigliari, per riuscire ad abbandonare il tetto coniugale che le vedeva vittime di un carnefice.

Su Internet poco fa hanno trasmesso un cruento video di violenza, l’ennesimo episodio che riporta la mia mente a quando ero bambina e vedevo mia madre subire le percosse dall’uomo che amava.

Ricordo che restavo inerme a raccogliere i cocci, a sollevare dal pavimento quel che restava di lei.

Una donna distrutta, sola, magra e vivace, perché lei doveva (e voleva) sempre sorridere davanti agli altri.

Ho dovuto perdonare lei e perdonare me stessa per tutte le volte che l’ho odiata e ho desiderato che morisse per la mia volontà di non dovere più assistere a quell’orrore.

Poi è morta per davvero, lasciandomi sola. Allora le percosse le ho ricevute anche io, ma dalla vita.

È stato allora che ho scelto: non sarei mai stata come lei; io avrei reagito e la mia missione sarebbe stata quella di aiutare altre donne a non subire la stessa cosa perché avevo un dono, quello di sapere scrivere e saper cantare.

Se c’è una cosa che ho imparato è che una donna può stare anche da sola, senza un amore che covi dentro sé il desiderio di distruggerla e di consumarla.

I lividi interiori me li porto dentro come il più grande fra i mali che mi abbiano mai inflitto.

Eppure non mollo. Anzi, ho raccolto tutta la mia forza per parlare delle donne, di quanto le ami, di quanto le stimi e di quanto sono pronta a sostenerle parlando delle loro storie.

Perché in loro rivedo mia madre, coi suoi capelli ricci e gli occhi grandi, che non riesco a dimenticare.

Non mi perdono il mio restare inerme, non mi perdono l’avere chiuso gli occhi perché avevo solo nove anni.

E seppure io viva di rimpianti, ogni giorno ricostruisco la mia storia attraverso i libri.

Scrivo per dare DIGNITA’ a quelle persone che non hanno VOCE. Perché il loro grido non rimanga inascoltato.

Oggi nel Web la violenza dilaga ovunque. Una volta, nascosta dalla cronaca, c’era la realtà della propria casa nella quale avresti dovuto sentirti al sicuro, mentre sovente diventava teatro di scene aberranti, addirittura inenarrabili.

Voglio dire una cosa a quegli uomini di merda (perché questo siete) che approfittano di una donna: NON SOTTOVALUTATE MAI LA SUA FORZA, PERCHÉ PUO’ ESSERE MICIDIALE.

Ci sono donne che sopravvivono, nonostante i colpi inferti loro da un coltello che mai avrebbero potuto immaginare esistesse: quello dell’amore possessivo, violento senza alcuna ragione, ignorante e perverso, che scaturisce in violenza.

Se non siete in grado di amare una persona, lasciatela andare. Ma non torturatela, non fate in modo che diventi un fiore che appassisce.

Sono una donna, e ho fatto una scelta: aiuterò le donne sempre, con ogni mio respiro ed ogni fibra del mio corpo. Lo devo alle donne, lo devo a me, soprattutto lo devo a mia madre.

Ogni giorno passando vicino alle Colonne di San Lorenzo, butto un occhio al muro di bambole, istituito e dedicato al femminicidio, ed ho voglia di lasciarvi anche il mio libro, che parla di Laura, una donna oppressa dalla violenza del marito.

Mi auguro sempre che leggendo i miei romanzi molte donne riescano a rivedere quello spiraglio che è già presente dentro di loro anche quando sembra si sia affievolito, e ritrovino la famosa chiave definita AUTOSTIMA, che non permette a nessuno, in nessun modo, di metterti i piedi in testa.

Non dovete avere paura di ripartire da Zero, tutti possono commettere incidenti di percorso che in questo caso si palesano nella scelta della persona sbagliata al vostro fianco.

Sfruttate la vostra intelligenza Donne, non lasciatevi schiacciare, se un uomo vi picchia una volta, lo farà ancora e ancora, fino ad arrivare a un punto di non ritorno.

Sono d’accordo con quanto sosteneva Cicerone: “Chiunque può sbagliare; ma nessuno, se non è uno sciocco, persevera nell’errore.”

A presto, Letizia T.

Image credits: http://marcoeugenio52.blogspot.it/2014/11/il-muro-delle-bambole.html