Il mio cuore sepolto.

Vorrei incontrarti e chiederti come stai, come stai col tuo corpo, col tuo sorriso, se è ancora quello di un tempo o se qualcosa nel frattempo è venuto a mancare; se in questo spazio, tanto indefinito e lontano da noi, tu abbia trovato il tuo modo di esistere e di stare al mondo.

Ho pensato di scordarti, ho provato a cancellarti, ho strappato le tue foto, ti ho pensato nei momenti peggiori pretendendo quasi la tua cattiveria, in cambio. 

Tuttavia, a poco è servito tentare di annientare una parte del mio cuore che volevo vedere sepolta.

Sono stata capace di pensare che potevo farlo. Ma se ora ti vedessi, se solo ora ti avessi qui di fronte a me, so che forse una lacrima solcherebbe il mio volto, una patina oscurerebbe il mio sguardo, dilaterebbe la mia pupilla, mi sporcherebbe la faccia di trucco.

Probabilmente le mani tremerebbero, il cuore accelererebbe il suo battito. 

Tenterò in ogni modo di cancellarti, di spodestarti dal posto sul quale ti sei insidiato con assoluta violenza.

Seppellirò questo cuore, giuro che lo farò: la terra umida lo divorerà e inghiottiranno le radici tutto ciò che ne resta. 

Vorrei incontrarti e chiedermi come stai, senza tutto ciò che è stato. E se mi sentissi dire che finalmente stai bene allora vorrei poter sorridere, per smettere di soffrire.

Letizia Turrà 

ph: Andrea Torres Balaguer

Sono una di quelle…

Sono una di quelle cresciute con le audiocassette, l’anoressia, il bullismo, le carezze brevi ma incisive di mia madre e dei miei nonni, gli insulti di chi non mi comprendeva.

​Sono una di quelle che ha inciso sui vinili, frequentato le discoteche, vissuto gli anni belli e bui di una città senza tempo.

Sono quella dalle confidenze notturne mai rivelate a nessuno, quella dalle foto in bianco e nero, quella ancorata al passato ma fiduciosa nel domani.

Sono una di quelle vendicative se occorre, materna sempre, ingenua con chi lo merita.

Sono me stessa sempre, e mi voglio bene con tutti i miei difetti, le mie ferite, le sconfitte, le vittorie di chi sa che ogni giorno vivere è una fortuna, un privilegio.

Sono una di quelle che non dimenticano il bene ricevuto, e ci pensano bene prima di restituire il male, perché il male non serve, non fa crescere.

Ed io voglio crescere consapevole e fiera, ogni giorno di più; voglio essere quella persona che in futuro incontrerò, che potrebbe essere di ispirazione per me e alla quale affiderò la mia mano sapendo di stare facendo la cosa giusta.

Letizia Turrà

PH: Alessandro Accordini (sito https://www.lensculture.com/alessandro-accordini-1982?fbclid=IwAR0fmxTk_FevU-gxOdlJj-IzGasPYphtndX2TshZpjYmnKP0d5f_Wgwm-lQ)

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