La tua mancanza s’è fatta montagna

La tua mancanza s’è fatta montagna,

ghiaccio perenne che affonda nel cuore

ho provato a non pensarti, ho provato a odiarti

ho preteso di cancellarti come fossi un errore su un foglio scritto a matita

sarebbe bastata una gomma e magicamente ti saresti dissipata.

Non posso chiederti dove sei,

perché io so già dove sei: nel mio respiro, nel battito del petto,

sei nelle mani che qui sono rimaste a vegliare,

sei nella bocca che pronuncia parole,

nei sorrisi accennati che significano amore, rabbia, compatimento.

Sei nell’aria che respiro, nelle persone che incontro,

nelle foto che non sei stata tu a scattare,

nei silenzi che tanto amo, nelle mie provocazioni che a volte infliggo quasi non volutamente.

Sovente penso al fatto che ti ho amata perché sei distante,

perché non posso più averti, né goderti.

Forse se fossi sempre stata qui non ti avrei amata così,

non avrei apprezzato ogni tuo sguardo, né avrei compreso il tuo incedere lento.

Forse saresti stata un peso, o forse no.

La tua mancanza si è fatta montagna, è divenuta discesa e poi salita ripida.

A volte è più faticoso doverla sopportare.

Altre volte, è più semplice e tollerabile.

Eppure non mi dimentico di te neppure per un attimo.

Ti penso con l’incessante voglia di abbracciarti, con una ruggine che non si placa,

come un bambino che attende impaziente la mattina di Natale,

come la goccia che si affaccia dalla foglia esaltata per il fatto di cadere giù.

Letizia Turrà – To my mother

2 pensieri su “La tua mancanza s’è fatta montagna

  1. Ma come fanno le persone a leggerti senza commentare? Adesso l’ho capito…queste parole mi hanno lasciato senza fiato senza parole,son passati 5 minuti e le lacrime hanno cominciato a cadere copiose ,sto bagnando per terra in silenzio ..sono un fiume di lacrime…ho pensato a mia madre dopo aver letto poche righe, solo ora ho visto che è scritto in inglese alla mamma nella parte finale di questa lettera d’amore che mi ha lasciato nel silenzio del mio pensatoio che di norma è una guerra lenta inesorabile di parole pensate ripensate non dette …era da 3 mesi prima che morisse che non piangevo per lei.. se non le poche volte che mi sveglio la notte già piangendo perché lei viene a trovare la mia anima parlandomi di quello che stavo per decidere in particolare venne diverse notti in cui quei giorni sono stati molto intensi per me e la mia famiglia..
    Il perché non scrivono Letizia, perché scardini prepotentemente emozioni di norma impenetrabile ..disorienti lo stato emotivo emozionale lasciando letteralmente il lettore senza fiato..
    Sappiate bene che Letizia è una carissima amica soltanto di social,non ci siamo mai incontrati è un’amicizia di scrittura e lettura…non è una pubblicità che faccio a Letizia ma un attestato di Stima senza fine…

    PS…ti rubo questa lettera e me ne farò vanto😂 con le mie zie calabresi mentre ti leggeranno …

    Nessuno penso abbia mai scritto queste parole di cui ne vado fiero

    La Guerra si vince quando le persone intelligenti sanno perdere senza aver perso un soldato..
    Il Costa..
    Avevo 12 anni e lo dissi ad un frate..
    Me lo fece scrivere 100 volte..mia madre venne a casa qualche giorno dopo dicendomi continua a studiare…No mamma..voglio alleggerirti il carico che porti sulle spalle da anni…ci abbracciammo…
    Tu capirai il dolore di mia madre …e saprai leggere tra le righe di una madre verso il proprio figlio che rinuncia ai suoi obbiettivi..
    Il Frate disse a mia madre quello che avevo detto a lui… questo per me è valso più di un diploma… è vero che non si è mai paghi di far felice i propri figli ed anche le proprie madri,vero Letizia?
    🌶️🌶️🌶️❤️🌶️🌶️🌶️

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