La trappola del ragno, fuori dall’incubo.

 

ARACNO-MELINA

 

Song: https:// http://www.youtube.com/watch?v=5AfPR_B8s-A

Pensavo non avrei mai avuto il coraggio di uscire da quel vortice.

Di tutte le cose che nella vita potreste leggere o pensare al riguardo, o rispetto a tutte le persone che potrete incontrare che vi racconteranno la loro storia, quella di subire una violenza sarà sempre una aberrante esperienza, che sarà possibile comprendere solo nel momento in cui la patirete personalmente, sulla vostra pelle.

Non vi è nulla come quella, che si costruisce gradino per gradino, giorno per giorno, attimo per attimo, sofferenza per sofferenza.

La dignità e la personalità si formano grazie ad essa, perchè senza aver vissuto palesi sofferenze non si può arrivare a comprendere quanto grande possa essere anche la forza di cui ciascuno di noi è dotato.

Quando mi ritrovai a soffrire, capii che ogni evento negativo che mi era accaduto, era lì anche per insegnarmi qualcosa.

Non avevo solo chiuso le porte all’amore vero, avevo anche messo da parte la sapienza di cui le passate esperienze dovevano avermi dotato.

Abbiamo bisogno talvolta di un imprecisato numero di sbagli per renderci davvero conto di quale sia il nostro percorso, e per riuscire successivamente a vedere la luce, quello spiraglio interiore che ciascuno di noi possiede.

Accanto a me ora avevo Chiara, Cesare, nostra figlia Giulia, i miei genitori ed Esperanza. Ogni tassello era tornato finalmente al proprio posto.

Non avrebbe potuto essere diversamente.

Vendetti la cascina a una coppia con due bambini. Guardandola dallo specchietto retrovisore in lontananza mentre l’abbandonavo, mi augurai solo che in quella casa sarebbero stati felici, come non era successo a me.

Il giorno in cui finalmente ottenni il divorzio, rividi Giorgio in un modo diverso, per ciò che realmente era, senza più barriere a proteggerlo, senza più finzioni e ricostruzioni. Era vestito come un poveretto, portava addirittura una camicia sgualcita e una giacca con un buco così grande, che avrebbero potuto passarci tre dita.

Venni anche a scoprire che suo padre non era morto, che non aveva mai molestato suo figlio, che al contrario insisteva da anni perchè si facesse curare, e che sua madre si era suicidata quando aveva tredici anni.

Tutto il contrario di tutto.

Avevo vissuto e sposato un uomo in preda a turbe psichiche, senza neppure esserne cosciente.

Provai pena per lui, tanta pena.

“Il labirinto di orchidee, niente è come sembra” di Letizia Turrà, Narcissus Streetlibr – anno 2015

Image Credits: Lamberto Melina, “Aracno, 2012” photo by Letizia T.

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