Ebbene sì, anche io ho trovato il modo di pagare la mia arte.
Quando si costruisce un romanzo si deve pensare a molte cose. Una tra queste, è quella di riuscire a rendere credibile quanto si racconta al lettore (con l’era di Internet sono tutti ormai molto preparati e attenti), documentarsi sui periodi storici trattati, infondere in chi intraprende l’esperienza della lettura la voglia di non abbandonare la poltrona o la coperta perchè spinto a proseguire con il testo che trova interessante al punto da non riuscire a distaccarsene, e riuscire a far sentire partecipe il lettore quasi in modo immedesimante rispetto alle vicende narrate.
Più volte ho detto, e lo sostengo da sempre, che il lettore cerca sempre una parte che lo raffiguri all’interno di un determinato testo o capitolo, qualcosa che lo faccia esclamare: “Accidenti, sembra stia parlando di me!”.
Ecco perchè è essenziale parlare col cuore, spogliandosi di ogni inibizione sia che si tratti di un tema delicato come quello della sessualità, sia che si parli di una malattia, e così via.
Il numero delle pagine può essere rappresentativo.
Se ci troviamo di fronte ad uno scritto troppo prolisso per un romanzo infatti, possiamo rischiare di non accalappiare il pubblico per via delle numerose ripetizioni di situazioni e momenti descritti all’interno della storia.
Lo stesso avviene se composto da poche pagine. Si potrebbe rischiare di dare l’idea che avevamo fretta di concludere.
Se parliamo di romanzo dalle 300 alle 600 pagine è tutto concesso (per i fantasy ho letto libri da 1040 pagine, quindi dei mattoni, attenetevi dunque al genere).
Bisogna anche pensare ad un titolo che crei emozione e suspense, e che catturi lo sguardo di chi vi passa accanto sullo scaffale, quasi a prima vista.
Ultimo dettaglio da curare, ma non per questo meno importante (anzi, direi che è proprio fondamentale): la copertina; essa gioca un ruolo fondamentale per il successo di un’opera.
Deve essere chiara, di impatto, non esageratamente piena di troppi dettagli, altrimenti rischia di confondere l’acquirente. Ad esempio ho trovato ironica e convincente la copertina del libro di Missiroli: “Atti osceni in luogo privato”.
Ritrae due natiche socchiuse, in una foto di Erwin Blumenfeld, esposta in un noto museo di New York.
Molti si chiederanno come sia possibile realizzarne una convincente.
Nel caso del selfpublishing (io ho usato questo metodo in quanto ormai l’E-book è la nuova frontiera dell’editoria), sono loro stessi a fornire la copertina all’atto della pubblicazione al modico prezzo di circa 30 Euro.
Ve ne mostro anche un paio tratte dai miei due ultimi romanzi:
La prima è realizzata mediante un autoscatto e la seconda è stata co-prodotta e curata dall’illustratrice Chiara Fedele.
Sono stata felice di collaborare con questa bravissima artista e di lavorare con lei per pagare la mia arte.
Poichè non potevo permettermi di pagare la copertina, mi ha proposto di farle da modella nei suoi corsi per un breve periodo di quasi due mesi.
Ho accettato molto felicemente di far parte del “gruppo pittura”, perchè sin da subito l’idea di edificare la mia opera fin dal principio mi entusiasmava.
E’ stata una preziosa opportunità per me di conoscere persone eccezionali che sognano di fare dell’arte il proprio lavoro e che mi hanno fatta sentire a mio agio, nonostante dovessi denudarmi, nel senso letterale del termine.
Arricchisce lavorare con gente appassionata come Chiara e i suoi ragazzi.
Ti insegna che la costruzione di qualunque cosa si ami prevede altresì la costruzione in primis di se stessi, attraverso umiltà e determinazione che facciano da traino.
Passando dall’ultimo punto essenziale – la pubblicazione – posso garantirvi che la cosa più importante resta quella di scrivere per passione, senza la pretesa di diventare il nuovo Calvino o la nuova Fallaci (quei tempi sono trascorsi da un pezzo ed erano davvero altri tempi!), e senza aspettarsi di essere scoperti da una grande casa editrice che vi faccia diventare milionari.
Oggi sono poche le case editrici (anche grosse) che investono sui nuovi emergenti, a meno che non abbiano la certezza matematica che dal quel libro potranno ottenere un successo planetario.
Ecco perchè sono nate le c.d. “piattaforme” on line, che garantiscono la pubblicazione di un’opera qualsiasi, con attribuzione di codice ISBN riconducibile all’opera stessa; collocano il tuo E-book su oltre 30 siti, dove può essere acquistato al prezzo scelto dall’autore, permettendogli così di ricavare una minima percentuale di guadagno in base al numero di copie vendute.
I modi per pubblicare ormai sono molteplici, non vi resta che aprire il cassetto dove avete riposto sotto anni di polvere il romanzo della vostra vita, dargli una spolveratina e… pubblicarlo!
Ma rammentate… rimanere sempre se stessi e credere fermamente nelle proprie capacità, è essenziale!!
A presto,
Vostra Letizia T.
Photo in intestazione: Chiara Fedele’s House, My self portrait, novembre 2015- by CHIARA FEDELE Illustrator