Confessioni di una Escort – CAPITOLO quattordicesimo

unghie

Mi abbraccia sulla porta.

<<Baby ricorda che ti voglio bene, al tuo ritorno abiteremo nella nostra nuova casa, ma ci pensi??!>> ride come fosse una bambina piccola e si sfiora la pancia.

Scendo le scale senza neppure un grande entusiasmo ma poi lo vedo lì: bellissimo, in giacca e scarpe eleganti come quando lo avevo conosciuto alla fermata dell’autobus, con gli occhiali da intellettuale topo da biblioteca. Mi eccitava da morire.

Fu lì, in quell’istante, che compresi che la sola visione di un uomo che mi attraesse era in grado di eccitarmi, non era solo perché si trattava di lui, qualcosa di più scattava dentro di me.

Prevaleva ormai la parte incontentabile di me, forse ero una di quei tipi donna che avevo sempre aspramente criticato prima di guardarmi all’interno come facevo ora.

Lo abbracciai e baciai.

Ho capito perché aveva scelto la Limousine, i finestrini erano oscurati, un vetro divideva noi e l’autista e fummo liberi di lasciarci andare per tutto il viaggio fino all’aeroporto di Malpensa.

<<Ho avuto l’impressione che per quel tuo amico Fabio tu fossi molto importante, da quanto tempo lo conosci?>>

<<Lo conosco da parecchio tempo, quanto basta per poterti dire che se fosse dovuto scattare qualcosa tra noi sarebbe già successo tanto tanto tempo fa, non certo ora. Non è il mio tipo te l’assicuro.>>

<<Meglio così, anche perché ora sono agitatissimo e sono anche geloso pazzo di te.>>

<<Ma tu stai tremando… è tutto ok?>>

Estrasse dalla tasca un piccolo pacchetto azzurro. Lo aprì e fu lì che rimasi sconvolta.

Era un anello. Non un anello qualsiasi. Un anello con diamanti, un anello che serviva a definire quanto impegnativo fosse diventato il nostro rapporto.

Cominciai a tremare anche io.

<<Louisiana, io ti amo davvero, prima che tu vada via dovevo dirtelo. Questo anello è segno della mia promessa di voler amare solo te d’ora in poi, non è una richiesta di matrimonio, ma ti prego di accettarlo come promessa d’amore.>>

Quel Ti amo mi fece sprofondare nel panico più completo, non me lo aspettavo, non lo volevo, ma che diavolo mi prendeva??

Avevo il cuore a pezzi. Ecco il famoso anello che fece sprofondare la mia autostima sotto terra.

L’uomo che amo mi stava dicendo che mi amava ed io non ero stata capace di rispondergli a dovere.

Possibile che io stessa avessi portato il nostro rapporto verso una meta che ora non volevo più raggiungere?

Eppure fino a due giorni prima abbiamo fatto l’amore come due amanti che guardano al futuro insieme. Sono una vigliacca, questo è certo.

Lo guardo senza fiato e riesco solo a dirgli: <<Josh perdonami, ma non mi sento pronta ad accettare promesse d’amore in questo momento. Tu sei un uomo meraviglioso, ma un anello è troppo per me. Non ti conosco da così tanto tempo da capire se ciò che provo per te sia amore vero o meno, perdonami. L’unica cosa che in questo momento posso garantirti è che ritornerò fra le tue braccia al termine di questo viaggio, ma non posso dirti sì ora.>>

Non riusciva a nascondere quanto fosse scosso. Non si aspettava il mio rifiuto e ne rimase deluso.

Di fronte ad un uomo che dice di amarti e ti offre un anello in dono, se anche tu sei innamorata, sfido chiunque a rifiutare una proposta come quella che Josh ha fatto a me, ma non sono in condizione di affrontare un legame così forte. Non voglio essere la donna di nessuno in questo momento. Sono libera e voglio essere del mondo.

Ci lasciamo davanti all’imbarco.

Ora più che mai sento che separarmi da lui sia la cosa giusta da fare.

Aldilà del muro – Diario e confessioni di una Escort” di Letizia Turrà

Photo: Facebook

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...