“Tu, così bianca e candida, tutta pulita e lucida”… se ne va fischiettando l’uomo baffuto della metropolitana.
Ne è passato di tempo da quando entrambi siamo qui, lui canta ancora felice come un tempo ed io corro più veloce della metropolitana diretta verso il treno che non posso perdere.
Poi un’altra musica apre le danze: suoni di fisarmoniche si insinuano tra le correnti che viaggiano corrive.
E’ l’episodio del solito viaggio che faccio tutti i giorni, eppure ogni giorno diverso, finchè sarò viva.
A presto,
Letizia T.