Mi manca mia madre

Guy Bourdin bis untouched.jpg

Mi manca mia madre per andare al cinema con lei.
Mi manca mia madre per raccontarle della prima volta in cui mi sono sentita innamorata.
Mi manca mia madre per mostrarmi debole, una volta tanto.
Mi manca mia madre quando, al termine della giornata, non posso telefonarle.
Mi manca mia madre quando lotto, per avere quell’approvazione che troppo spesso mi aspetto dagli altri.
Mi manca mia madre e le sue gambe ossute, le sue dita adunche, gli occhi grandi.
Mi manca mia madre e le sue risate, con quel modo spensierato di smorzare ogni negatività.
Mi manca mia madre e il mare che rappresentava.
Sono una barca ora, in preda alle onde e al loro sciabordio; mi manca una bussola che mi dia la direzione. Quella bussola era mia madre.
Mia madre sarebbe stata la mia migliore amica.
Mi manca qualcuno che non potrò mai più avere, mai più riabbracciare, di cui non potrò mai più sentire il suono della voce.
Qualcuno che mi ha rubato il cuore, e strappato l’anima dal petto.
Perché tutto può morire, ma una madre non muore mai, né si placa il dolore del suo ricordo dentro di noi.

Letizia Turrà

Ph: Guy Bourdin bis untouched

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