Gli adulti sono proprio bizzarri…

bambina

Arrivò alla stazione, che erano le sette di sera. Aveva appena iniziato a diventare buio e incontrò il capo stazione.

<<Mi scusi Signore, mi sa dire come posso arrivare a Sheffield?>>

Il goffo signore si guardò intorno per assicurarsi che non fosse sola, ma non vide nessuno con lei, quindi la sua espressione da benevola si tramutò in inquisitoria.

<<E chi abiterebbe lì piccola?>>

<<Il mio papà.>>

<<Il tuo papà? Uhm… e dimmi, c’è qualcuno qui con te?>>

<<Io le ho fatto una precisa domanda. Non so come arrivare dal mio papà, ma si rifiuta di aiutarmi.>>

<<E’ buio bambina, e non sta bene che una piccola creatura sia tutta sola in giro a quest’ora.>>

<<Viviamo in uno dei posti più noiosi al mondo, non è mai successo nulla qui e questo lo sa bene.>>

L’uomo si aggiustò il cappello.

<<Voglio essere solo certo che non ti caccerai nei guai. Sei una minorenne, quindi dovrai far venire qui un adulto che ti autorizzi a partire, altrimenti niente treno, niente casa del papà.>>

Patricia ci pensò su. Era molto decisa ad andare via da lì.

Poi le venne in mente che il libro de “Il Piccolo Principe” poteva ancora tornarle utile.

Nella prima pagina, infatti, era riportato il timbro con il recapito telefonico della libreria di Mr. Pitor.

Patricia diede il libro all’uomo goffo.

<<Ecco qua il telefono di chi può autorizzarmi a partire. Chiami questo Signore e gli dica di venire.>>

Esplose in una risata sguaiata.

<<E questo sarebbe colui che dovrebbe autorizzare la tua partenza? Puah! Il vecchio saggio lo chiamano, io preferisco chiamarlo il vecchio pazzo! Non mi sorprende che tu abbia degli amici tanto strambi!>>

L’uomo si recò alla cabina di servizio, dove interloquì con il centralino addetto alle comunicazioni di emergenza.

Tornò dopo pochi minuti.

<<Il vecchio sarà qui a momenti. Ma bada bene, se mi hai mentito, ne pagherai le conseguenze!>> disse tronfio e fermo su due piedi.

Patricia lo guardò come fosse un pinguino.

<<Posso riavere il mio libro per favore?>>

L’uomo aprì il libro nelle prime pagine.

<<Il Piccolo Principe. Che razza di libro strambo. Amici strambi, libri strambi! E poi che razza di disegnatore è questo? Guarda questo cappello, io stesso sarei in grado di disegnarne uno migliore, e tu?>>

Patricia non rispose.

Se c’era una cosa che aveva imparato, era che gli adulti possono essere proprio bizzarri, anche qualora sembra possiedano una mente aperta.

E di sicuro il capo stazione non possedeva una tale mente, né era interessato a fare accrescere il suo sapere.

Il posto più bello del mondo è da nessuna parte, Letizia Turrà (2016)

Image: Google

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