Attese qualche minuto, mentre di Scott poteva intravedere solo le gambe, poi arrivarono le quattro mandate e Gustavo le aprì la porta.
Presero insieme l’ascensore.
<<Allora che gliene pare?>> la guardò curioso.
<<Di cosa? Non lo so, è un tipo particolare, senza dubbio ha delle belle gambe, visto che sono l’unica cosa che ho visto finora!>>
<<Sì, lo è. Ma è senza dubbio anche la persona più speciale che io abbia mai conosciuto in vita mia.>> sorrise.
<<Mi ha detto che i soldi me li darà lei perché lui aveva preparato un assegno.>>
<<Perché si fa pagare da un uomo tanto piacevole scusi?>>
<<Si faccia i fatti suoi, scusi! E’ stato lui a chiedermi di farlo per soldi ed io ho accettato solo per questo. Non è successo niente di strano lì dentro, noi…conversiamo. Io do qualcosa a lui, e lui da qualcosa a me.>>
<<Sarà, ma non tutto quello che paghiamo alle volte ha lo stesso valore di un amico che resta ad ascoltarti in silenzio, rispetta i tuoi spazi, e se resta inerme a prendersi il tuo dolore, pur sapendo che lo sconvolgerà.>>
Rimase in silenzio, rivolgendo lo sguardo al pavimento dell’ascensore.
<<Sono una merda. So cosa sta pensando di me, Gustavo. Ma mi creda, non mangio da giorni perché non ho i soldi per la spesa e non faccio il bucato da tre settimane perché non ho il detersivo della lavatrice. Neppure quello riesco a comprare. Ho ancora tre rate di affitto da pagare.>>
<<Va bè. Facciamo finta che per il momento io non le abbia detto nulla. Qui ci sono cento cinquanta Euro. Fino a domani credo riuscirà a sopravvivere.>>
<<Sarebbe la paga per la settimana questa?>> i suoi occhi si illuminarono.
<<No, è la paga giornaliera! A domani.>> Gustavo scosse la testa.
Voltatosi, se ne andò da dove era venuto.
Prese velocemente quei soldi come si prenderebbe la manna dal cielo, e se ne andò, incredula e sbigottita.
Salì sul primo taxi per tornare a casa visto che poteva permettersi di pagarlo.
Passò dal supermercato dove acquistò un pollo pronto, delle patate novelle, degli arancini, due birre, e persino il detersivo per la lavatrice.
Capitolo in lavorazione, dal nuovo libro di Letizia Turrà
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