
Ci avete mai fatto caso a quante persone tra quelle che conoscete si complimentano con voi per il vostro successo o magari perché fate una cosa che vi appaga meglio di molti altri o, addirittura, meglio di loro? POCHE.
Soprattutto nei Social Network vi sono pochissime persone che si soffermano a leggere, alcuni neppure aprono i vostri link, altre volte ancora aprono, spiano, guardano, indagano, passano anche ore a guardare le vostre foto e tutto quel che vi riguarda, senza neppure mettere un “MI PIACE”.
Perché – mi chiedo – fanno così tanta fatica a dimostrarsi entusiasti se qualcosa di bello accade anche agli altri???
Io sono un tantino stufa degli ignavi, di quei fantasmi che scopiazzano link predefiniti, che non mettono mai un loro pensiero, che postano 800 foto delle loro vacanze (come se uno si mettesse mai a guardarle tutte!), di quelli che stanno a tavola a mangiare e postano solo la foto, senza neppure un singolo pensiero fuoriuscente dai loro neuroni…
Non reputo che Facebook o altri Social siano un territorio fatto di persone asociali, così terribilmente attaccate all’estetica, alla sessualità, alle mode e alla bella vita da mostrare a tutti i costi…
Ho conosciuto anche persone che aldilà della rete sono fatte di emotività. Eppure, sembrano volere nascondere quella parte tanto essenziale di loro, quella (appunto) emotiva.
Vi dirò che vi sono giorni in cui mi sento una schifezza, non mi piaccio, non sembro neppure quella donna tanto sicura e tenace che sono sempre stata. Sono quelli i momenti in cui scrivo e parlo davvero agli altri a cuore aperto.
Per contro, trovo spesso persone che invece se possono abbattermi in quei momenti non si fanno alcun problema, e se hanno l’opportunità di dire una frase cattiva, la usano senza porsi problemi.
Visito diversi siti o blog di scrittura come il mio, e devo dire onestamente che non ho mai trovato ridicolizzabile o inappropriato il lavoro di un altro scrittore.
Non c’è esagerazione, depauperamento, mancanza di bellezza in quanto qualcuno che ha investito le proprie energie e forze ha scritto, perché si tratta del tempo e dei sentimenti di un’altra persona, che non dovrebbero mai essere sottoposti a severo giudizio, poiché nessuno di noi ama essere giudicato con la noncuranza con la quale di solito viene sprigionato il parere di “ogni esperto” di Facebook o che incontriamo per strada.
Io dico NO AGLI INVIDIOSI, AGLI INSIDIOSI, A QUELLI CHE CERCANO DI DISTRUGGERE QUANTO STATE COSTRUENDO.
Chi se ne importa se pensano qualcosa di differente da noi, chi non ce l’ha fatta non dovrebbe cercare di spezzare le gambe a chi ce la sta facendo.
Perché l’illusione degli invidiosi è che quello che possedete in realtà vi sia stato regalato, non concepiscono che esista una meritocrazia/capacità dietro ad ogni singolo gesto, e che anche voi possiate avere paura, bisogno di coccole e sostegno, momenti “delicati”.
E’ l’inadempienza di chi non sa andare oltre il vostro sorriso, di chi non sarà mai portato a pensare che dietro quella maschera vi è la sofferenza e la voglia di vedere riconosciuto il proprio operato.
Io voglio vincere su questa ipocrisia, voglio poter continuare a volare senza la paura che qualcuno arrivi a spezzare le mie ali.
Di invidia si muore più che di infarto – dice un detto su Internet – ma la cosa più bella è che quando smettiamo di invidiare e di preoccuparci del giudizio altrui, allora diventiamo QUALCUNO.
Prima di allora, saremo solo IGNAVI. Andate a cercare questo termine nella Divina Commedia, un minimo di conoscenza prima di giudicare non farebbe male a nessuno!
A presto,
Letizia T.