In ogni piega di ciò che ricordo della mia infanzia, regna la nudità.
La nudità del corpo mio e di mia madre, dei sentimenti, degli abbracci scarni perché erano naturalmente così; la nudità delle lacrime di mia madre, la nudità dei miei occhi quando inserivo l’occhio nel buco della porta per imparare cose sul mondo che mi erano sconosciute.
La nudità ci rappresenta, ci fa combaciare con un perfetto spazio di immobilità del godimento.
Siamo nudi quando facciamo l’amore, siamo nudi quando ci mostriamo per come realmente siamo ad un’altra persona, siamo nudi quando ci spogliamo alla sera e indaghiamo nel nostro corpo per riscontrare chissà quale cambiamento in nostra assenza potrebbe essere avvenuto.
Mi piace la nudità, mi appartiene totalmente.
Letizia Turrà
Ph: Stefano Camba (Me, 2019)
L’ha ripubblicato su Alessandria today @ Web Media. Pier Carlo Lava.
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