Le parole che potrei consegnare al tempo per mia madre…

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-“Mamma guarda! La luna ci segue!” dicevo convinta a mia madre.

-“Non è così, tesoro. Siamo noi che continuiamo a girare con la macchina, ma la luna rimane sempre nello stesso punto.”

Nonostante la sua risposta che doveva servire a togliere ogni dubbio, continuai a ritenere a lungo che fosse la luna a seguirci. “Ci segue eccome”, mi dicevo.

Mi incuriosiva per quel suo sguardo tanto sofferente e quella parvenza femminile.

Mia madre diceva che la luna aveva un volto sofferente per via di tutto il male nel mondo e che dovevo ritenermi fortunata perché non tutti i bambini possedevano ciò che avevo io.

La mia infanzia ha dell’incredibile se analizzata dall’esterno.

Me ne rendo conto ogni qualvolta mi accingo ad aprirmi con qualcuno oppure provo a narrarla nei miei libri.

Ogni tanto provo anche a immaginarmi piccola piccola, una piccola Letizia, con i suoi occhi grandi e sempre attenti al mondo che la circonda, i capelli castani a caschetto con un vestitino color cielo e le scarpe bianche, sporche di terra.

C’è qualcuno che mi tiene la mano ma, nel bel mezzo del viaggio la lascia andare, senza un apparente motivo.

Non ci sarà mai troppo che riuscirò a sapere di me né di chi mi è appartenuto nel passato perché, per volere della vita e talvolta del mio carattere, ho perduto persone molto care.

So solo che l’unica persona con cui ho stabilito un vero legame e alla quale ho sempre desiderato somigliare era mia madre.

Ho sempre pensato che fosse una donna fantastica, piena di carisma e portata per gli affari con il pubblico.

Era libera nel vero senso della parola, non aveva timore di dire agli altri qual era il suo pensiero, né aveva timore delle opinioni altrui perché non conta cosa gli altri pensino di te. Un giorno sei in cima, l’altro sul fondo e questo lei lo sapeva bene.

Rimanemmo sole che io ero una bimba in fasce e lei dovette farmi da madre e da padre. Io dal canto mio, diventai marito e sostegno, oltre che figlia. Non fu facile ritrovarsi da sole a ricoprire più ruoli, senza sentirsi davvero pronte a farlo.

Avevamo un rapporto di completa simbiosi per le poche volte in cui era presente, e faceva di tutto per rendermi felice e soddisfare i miei bisogni. La seguivo dovunque in casa: in bagno, nella stanza, in cucina o mentre eravamo con amici, come fosse una cosa naturale. Mi bastava respirare l’aria che respirava lei per sentirmi felice, davvero felice.

Nel momento in cui subentrava un’altra persona a rompere i nostri equilibri (un compagno ad esempio), in me cresceva la disperazione per il fatto di perdere quella sintonia e di non essere più al centro delle sue attenzioni; intentavo perciò ogni genere di manovra pur di averla solo per me senza comprendere che naturalmente, lei avesse bisogno dei suoi spazi al di fuori di me, e di NOI.

La realtà è che ci sono legami che neppure il tempo né la morte potranno mai cambiare.

Quelle catene esistono e sono inscindibili, non sono fatte di puro contatto fisico, né di telefonate, o di lettere scritte e di parole consegnate al vento. Vanno ben oltre.

Non so se accetterò mai di aver perso mia madre, l’unico specchio di acqua pura in un’esistenza talvolta priva di valori. Non so neppure dove si trovi dopo tutti questi anni.

Mi chiedo se non ci sia una porta che un giorno mi condurrà a lei, oppure se un giorno quasi per caso, incapperò in una persona col suo stesso sguardo, che magari diventerà per me un punto fermo, un’amica su cui contare.

A volte mi piace pensare che sia partita per un viaggio lungo diretta verso un posto lontano in cui non ci sono mezzi di comunicazione e quindi da 24 anni non le è possibile chiamarmi. Vorrei fosse così.

Non mi resta che pensare al fatto che quel legame, così profondo che ci ha unite, proceda oltre il tempo, oltre una telefonata, oltre un articolo scritto, oltre le parole che potrei consegnare al tempo.

Letizia T.

Foto: Internet

Un pensiero su “Le parole che potrei consegnare al tempo per mia madre…

  1. …il rapporto con la madre, che e’ in assoluto e per natura la persona che ci vorra’ piu’ bene in eterno, puo’ talvolta essere difficile e offuscato da incomprensioni e situazioni che la vita ci pone davanti…quello che descrivi tu nasce come una simbiosi , matura fino ad essere oggi e per sempre la tua piu’ grande forza….

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