Un bacio innocente e dolce come il miele

ragazzini

Io e Cesare a quel punto lasciammo Francis alla sua malinconia e uscimmo in giardino per proseguire con i nostri giochi.

-“Lo sai Cesare, ho paura di essere incinta.”

Mi guardò incredulo.

-“Incinta? Ma come cavolo fai a dirlo?”

-“Mi fa male la pancia, ecco tutto. Un dolore così forte non l’ho mai avuto, quindi credo di aspettare un bambino.”

Si avvicinò alla mia faccia, scrutando seriamente e attentamente le mie pupille.

-“Non credo tu lo sia, quando una donna è incinta le pupille sono arrossate e gli occhi si sbarrano.”

-“Ignorante – gli dissi – quello accade solo quando una donna sta partorendo!”

-“Allora se io sono ignorante come è possibile che tu non sappia che un mal di pancia non può significare che aspetti un bambino?? Hai mai baciato un ragazzo? Mi hanno detto che così forse si rimane incinta.”

Ci pensai un po’ su, anche se non mi sembrava credibile.

-“No, non ho mai baciato nessuno, mi imbarazza anche solo pensarci, e comunque ne sono certa, non si resta incinta per un semplice bacio.”

Mi tirò per una mano e mi portò dentro casa, in biblioteca.

-“Scegli un libro a caso adesso, voglio farti sentire una cosa.”

Lo guardai indispettita, non capivo cosa avesse in mente, ma mi fidavo di Cesare, quindi presi il libro della favola di Hansel e Gretel, un gran bel volume alto contenente la favola in diverse lingue.

-“Ora mettilo per terra e salici sopra.”, disse.

Così feci. A quel punto si avvicinò con la sua testa alla mia, e mi diede un bacio, tenero e innocente, così spontaneo che mi sembrò la cosa più dolce mai provata.

Divenni rossa in un lampo. Non era stato un vero e proprio bacio, ma uno a stampo, che bastò a farmi battere il cuore.

Al termine mi guardò.

-“Allora come ti senti? Ti è piaciuto?”

Sorrisi: “Sì, è stato tenero.”

Con tono rassicurante aggiunse: “Bene, staremo a vedere che succede. Se tra qualche giorno il tuo dolore sarà passato, significa che non sei incinta.”

Rimasi piacevolmente sorpresa da quel suo modo di alleviare il mio dolore, con la tenerezza di un bacio innocente e dolce come il miele.

Tratto da “Il labirinto di orchidee -Niente è come sembra” di Letizia Turrà

Photo: Google

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