LA CRITICA DELLA SETTIMANA: “50 Sfumature di …. GIGIO”.

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Sarà che amo il fascino discreto dell’amore, ma dopo molto titubare ho visto (ahimè) come molti di voi il film tratto dal primo libro della trilogia di E. L. James “50 sfumature di grigio.

Naturalmente ho formulato un mio giudizio riguardo la pellicola e mi sono anche posta nel frattempo una domanda: perchè mai una persona senta il desiderio di essere amata e amare a sua volta qualcuno che la sodomizzi nella piena coscienza che per lui/lei si tratti pur sempre di un gioco?

Dall’amore dovremmo pretendere quantomeno di essere amate e non rifiutate nel gioco dominatore-sottomesso, precisato per giunta in un contratto talmente dettagliato da far tremare.

Di questo mi farebbe piacere parlare e non tanto del film che trovo fortemente stereotipato, assurdo e costituito da dialoghi surreali.

Già solo l’approccio iniziale doveva far capire alla povera Anastasia, la protagonista, che Grey era un uomo maledetto e destinato a rimanere solo.

A soli 27 anni già detentore di un patrimonio multimiliardario (assolutamente improbabile per un uomo di quell’età), Grey è un uomo che sa bene ciò che vuole e sa anche bene come ottenerlo.

E’ evidente che la furba e attempata autrice che sicuramente ha fatto i soldi parlando di un argomento attorno cui ruota il mondo da sempre (sesso, soldi), ha pensato bene che questa storiella dai contorni “cenerentoleschi” poteva essere data in pasto alla maggioranza.

Aggiungiamoci anche uno sterile dialogo tra i due in cui lui improvvisamente sembra volergli dire di più su di lui e sul suo inesistente lato affettivo ma sempre con il contagocce altrimenti come si fa a far sospirare il lettore/pubblico.

Passiamo alle scene più impegnative. Christian rivela alla ingenua Anastasia che lui ama fare sesso, e farlo forte, che per lui conta solo quello e che non intende nè intenderà mai concedere e concedersi una storia d’amore con nessuna donna.

Sorprendentemente (ma non troppo) le rivela anche che in quella casa ci sono state appena 15 donne, quindi questo dovrebbe servire a rassicurare la ragazza che non si trova davanti a un gigolò con strane manie sessuali.

Le dice anche di avere gusti particolari e che lei non capirebbe, astuta manovra che garantisce al nostro business man di avere le donne ai suoi piedi.

Ma passiamo alle condizioni: ella dovrà analizzare passo dopo passo un elaboratissimo contratto che Mr. Grey propina con dovizia ad ogni poveretta prenda in considerazione l’idea di “giocare” con lui nella stanza rossa, riguardante anche l’uso degli arnesi e degli strumenti che vengono utilizzati in quella stanza: fruste, corde, fascette, manette ed ogni genere di arnese che neppure il sexy shop più rifornito al mondo possiede!

A quel punto ho pensato (e lo ha pensato anche Anastasia) che cosa ci guadagnerà?

E lui, con fare goliardico le risponde “ME”. Ma scherzi tutte sognano di avere nel letto Mr. Grey!

Lui, che sa bene cosa vogliono gli altri!

Mi aspetto dunque che gli ultimi 50 minuti di film saranno basati su scene talmente bollenti da farmi desiderare di incontrarlo!

Purtroppo le mie aspettative vengono deluse, pochi minuti dedicati a sole quattro sequenze sessuali.

Forse il nostro Mr Grey non voleva approfittare di una vergine come Anastasia che si è pure innamorata di lui durante questi quattro minuti.

Resto dunque in attesa del momento in cui anche lui si innamorerà di lei. Ma Christian è un osso duro, lui non conosce sentimenti e non sgancia neppure un’informazione sul suo inizio difficile, tranne una notte in cui le racconta della donna che lo ha concepito, mentre lei dorme, così la poveretta perderà anche quell’ulteriore dettaglio che lo riguarda.

Nel frattempo dovunque lei si trovi lui la va a scovare presentandosi all’improvviso in ogni stanza, locale, sottopasso, lenzuola o corridoio dovunque Anastasia si trovi, perchè lui ama avere il controllo sulle donne con cui sceglie di fare i suoi giochetti.

Sfortunatamente il modo in cui culmina il film è ancor più deludente dell’inizio.

Anastasia sceglie (volontariamente) di farsi mostrare qual è il fondo di Mr Grey e altrettanto volontariamente fugge da Christian lasciandolo da solo e, forse, intuendo che stare con un uomo del genere possa diventare pericoloso.

Sarebbe un bene se così fosse, ma sappiamo bene che mancano ancora due libri, e ben due film che a questo punto mi auguro non vedranno mai la luce.

Anche perchè mi ha ricordato il remake di più film messi insieme.

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Ad esempio quanti fra voi ricordano Pretty Woman, un film che io comunque reputo molto bello, in cui la nostra Vivian (Julia Roberts) sceglie di fare il lavoro della prostituta cosciente che sia il modo più veloce di fare soldi e conosce un ricco e desiderato scapolo multimilionario (Richard Gere), e i due si innamorano nel tragitto di questa bislacca conoscenza.

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Poi mi è venuta in mente la sequenza di nove settimane e mezzo, un film con fantastici protagonisti (Kim Basinger e Mickey Rourke) in cui lui passa del ghiaccio sul corpo di lei (con quel lieve erotismo tipico dei film ben fatti) e, neanche a farlo apposta, la stessa sequenza viene riprodotta nel film di Sam Taylor- Johnson. Il protagonista di quel film poi si chiama Gray con la A, un nome molto vicino al nostro Grey.

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Abbiamo anche visto come i ruoli si possano ribaltare in Basic Instinct, in cui il detective Curran (Michael Douglas) diventa succube della dominatrice del sesso nonchè affascinante e bellissima scrittrice di libri Thriller Catherine Tramell (Sharon Stone), diventando pazzo di lei pur sapendo che è lei l’omicida dei casi sui quali egli sta investigando.

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Con un sorriso leggero voglio pure ricordare la mitica (e anche la mia favorita) Carrie Bradshaw (Sarah Jessica Parker), una scrittrice di sessualità e amante dell’alta moda nella mitica New York City, che muore d’amore per Mr. Big, un uomo che la abbandonerà persino sull’altare perchè incapace di gestire l’amore che prova per lei.

Queste storie, così apparentemente differenti tra loro, hanno un comune denominatore: il sesso legato all’amore.

Ma l’amore rimane sempre il fattore primario è l’amore che con la sua potenza sposta gli argini dei fiumi e le montagne più grandi e questo deve averlo calcolato la nostra Sig.ra James dall’altro dei suoi 52 anni!

D’altronde si sa, quando si tratta di fare denaro ci si dimentica anche di cosa sia l’amore!

Ora vorrei porre una domanda a ciascuno di voi:

“Se è vero che tutti cercate l’amore, come è possibile che alcuni tra voi ritengano bello ed emozionante un film come 50 Sfumature di Grigio”? Cosa c’è di bello nell’essere frustati, maltrattati, privati della necessaria intimità di un rapporto (come quella di dormire insieme al vostro partner) pur di sentirsi sessualmente appagati?

Siete davvero sicuri che tutto ciò non avrà conseguenze  negative sulla vostra psiche?”

Devo dire che a me fa più tremare Topo Gigio quando chiede di essere strapazzato. In quel caso quantomeno viene chiesto di ricevere amore e affetto. COCCOLE, nient’altro.

A presto,

Letizia T.

Foto: INTERNET

2 pensieri su “LA CRITICA DELLA SETTIMANA: “50 Sfumature di …. GIGIO”.

  1. …la signora 52enne e’ evidente che fa una scelta commerciale, direi “popolare”, cercando di carpire o meglio copiare qua e la idee del passato certa di ottenere un grande risultato e ignorando completamente il messaggio finale….anch’io non so come faccia a piacere un film cosi’ , anche se sono consapevole che nel complesso universo femminile ci sono tante donne che sono attratte dall’uomo duro,cattivo e dal rapporto perverso,patologico…quindi fai bene a chiudere invitando ad aprire le porte e il cuore all’amore vero…fatto di coccole e gesti d’affetto …amore “che con la sua potenza sposta gli argini dei fiumi e le montagne più grandi…”

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